Responsabile Qualità, che bello lavorare in staff! Nessuna Responsabilità
E’ vero che il Responsabile Qualità ha vita difficile in azienda?
Diciamo che stiamo parlando di una funzione complessa e che ha senso in cui alla parola qualità viene dato un senso.
Il Responsabile Qualità esiste nelle aziende che hanno implementato un sistema qualità e questo di norma avviene quando un cliente pressa per avere un certificato.
Certificato, altro che qualità!
Ma allora, il Responsabile Qualità è una funzione complessa ed autorevole?
Mah, io non credo, almeno bella maggioranza delle aziende con sistema “cosmetico”! Di solito lavora in staff e di vere responsabilità ne ha poche.
Lavorare in staff, a lato, è bellissimo: chi si sporca di solito sono i sottoposti, mai ai latoposti.
Non è un quadro edificante quello che sto dipingendo, me ne rendo conto, ma mi occupo di qualità dal 1985 e ormai posso dire di sapere bene come vanno queste cose e, soprattutto, cosa sia e cosa rappresenti il Responsabile Qualità.
Scrivo queste righe con l’amaro in bocca, ma con il desiderio di spronare qualcuno a fare meglio.
Dalle linee produttive escono un sacco di scarti, i clienti sono sul piede di guerra, il prodotto fa schifo, ma, fortunatamente, per il Responsabile Qualità la colpa non è sua ma sempre di qualcun altro che pensa solo a produrre e consegnare.
Siamo PMI, gli obiettivi non si raggiungono perché non si possono nemmeno fissare: purtroppo la Direzione è disinteressata, è latitante.
Direzione, chiamiamola proprietà, siamo in una nazione dove il 95% delle imprese ha meno di 10 dipendenti ed il 90% meno di 5.
C’è il padre e c’è il figlio ed al figlio del “padrone” interessa solo la Porsche nuova e tu povero Responsabile Qualità sei li da solo a “fare la qualità”.
Ma che cosa vuol dire fare qualità? Vuol dire fare carta?
Se è così (e per fortuna non è così) ti devo dare una brutta notizia. Con tutta quella carta da gestire non c’è tempo per studiare soluzioni diverse, darsi da fare, studiare, rischiare…
Rischiare? In staff non si rischia niente, basta non mettersi mai contro chi c’è sopra nell’organigramma, basta defilarsi.
E poi guardiamo sotto di noi, tutta quella gente che viene a lavorare solo perché a fine mese vuole uno stipendio… Figuriamoci poi se vale la pena di farla crescere, molti addirittura fanno lavoro a tempo e tu hai deciso di non investirci del tempo.
Gli hai già spiegato dove è la mensa, dove è il bagno e quale bottone schiacciare per aprire il cancello… che serve di più? Competenza? Motivazione? Noooo!
E’ vero, fanno un lavoro delicato, da loro dipende la conformità del prodotto, ma non c’è tempo e poi tu sei in staff, tu suggerisci, mica comandi e quindi sono problemi della Direzione.
Magari qualcuno si riconosce in questo post, e se si sta arrabbiando vorrei invitarlo a calmarsi: la cosa grave, quella che mi toglie il sonno, è che c’è qualcun altro che nemmeno si riconoscerà!
Queste sono le aziende italiane fatte di imprenditori improvvisati (spesso geniali) e Ponzi Pilati che si occupano di qualità.
Però che grande soddisfazione ad avere un biglietto da visita con scritto RESPONSABILE, o meglio, in inglese, MANAGER!
Se non esisteva la qualità quando mai sarebbe capitato?
E senza essere responsabili di niente, c’è sempre un capro espiatorio, c’è sempre il colpevole per ogni insuccesso.
Scrivania, telefonino, sedia anatomica con sistema anti piaghe da decubito per chi il culo lo ha incollato a quel posto, pianta di ficus e chiavetta piena di crediti per la pausa caffè.
Sì c’è crisi, ma non ti preoccupare perché la qualità è sacra e nessuna azienda farà mai a meno del certificato e del Responsabile Qualità.
Apri gli occhi
In azienda ci sono consulenti per la sicurezza e tante altre materie e la Direzione li paga perché preferisce fare così piuttosto che disturbare te che sei in altre faccende affaccendato.
Mi raccomando caro Responsabile Qualità, non interessarti di sicurezza, ambiente, privacy o di economia. Sono materie difficili… tutte quelle leggi, meglio che ci pensi il titolare e ci spenda un pacco di soldi invece di fare il pieno alla BMW.
Che figata lo staff, manca il brivido di poter negare un permesso ad un sottoposto e questa è una gravissima lacuna, ma che bella la sensazione di poter riempire di carta in modo indiscriminato ogni ufficio. E la cosa più bella è che lo puoi fare senza saper fare niente di specifico!
Se vuoi posso andare avanti con i consigli della nonna, maglia della salute e posto fisso, ma lasciami essere molto chiaro: il futuro è nelle tue mani, non in quelle della tua azienda e nella vita non c’è posto né per i numeri 2, né per i posti fissi in staff.
Trova il modo perché le tue azioni si evidenzino nel conto economico (possibilmente con un +), trova il modo perché la tua azienda si rivolga a te per risolvere problemi importanti, trova il modo perché i clienti della tua azienda chiedano di parlare con te.
Diventa un tifoso della tua azienda e dei suoi clienti, sii felice quando vedi qualcuno che usa un tuo prodotto o ascolta un tuo consiglio.
Non rompere più le scatole con la manfrina “lo dice la ISO”, o “lo devo fare perché c’è l’esame”!
Davvero vuoi rimanere defilato in staff, non fare niente tutto il giorno, vivacchiare e lamentarti?
Attento allora, il libro delle scuse per te ha tante pagine quante ne ha di storia la tua azienda.
Finite le pagine, finita la storia della tua azienda! Immagino che per te ci sarà la fila di aziende che vorranno assumerti, ti “litigheranno”!
Per chi non si accontenta dello staff e vuole una vita di soddisfazioni ci sono vari sistemi e qui ne elenco qualcuno:
- Studiare, approfondire ciò che si sta facendo, chiedersi sempre cosa vuole il cliente e perché il cliente si rivolge alla propria azienda, non accontentarsi mai di quello che si è fatto
- Studiare le tecniche di calcolo e controllo dei costi, suggerire soluzioni migliorative supportate da analisi economiche che ne dimostrano la convenienza
- Imparare ad utilizzare in modo autonomo ed approfondito gli strumenti informatici su PC e in rete che oggi sono disponibili facilmente ed a costo irrisorio. Impara ad erogare servizi via web ai tuoi collaboratori e fornitori.
- Imparare a pianificare le attività produttive e tutti i processi di produzione e di controllo che ne discendono utilizzando sistemi informatici
- Studiare ogni aspetto sistemico dell’azienda e valutarne gli effetti pratici. Imparare a sfruttare ogni sforzo aziendale per un adempimento inserendolo positivamente, controllandolo, nel sistema qualità
Questi sono i punti che sono previsti nel METODO MYMAX e che insegno ai miei clienti e studenti.
Se vuoi puoi anche iniziare a studiare da solo, il materiale non manca, né su questo blog, né in mille libri che puoi trovare per pochi euro… Te lo dico da amico però’: lavorare è fatica!
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