La storia dell’azienda microscopica che ha usato MyMax

Un articolo di Massimo Bolla

Quella che racconto oggi è la storia di una piccola azienda che ha avuto modo di utilizzare il METODO MYMAX per riorganizzare il suo sistema qualità ed ha avuto molte graditissime sorprese.

Non è una storia nuova, la scrissi nel 2013, ma oggi ho deciso di riproporre questo articolo aggiornato perché da allora la storia si è ripetuta innumerevoli volte.

La racconto perché tutte le aziende con cui ho l’opportunità di venire in contatto ed i consulenti che hanno iniziato a seguire le aziende con MYMAX, mi parlano di grande successo e vorrei, con queste righe, darvi qualche suggerimento tecnico affinché possiate intraprendere la loro stessa strada di successo.

Il METODO MYMAX è il mio sistema pensato e realizzato sul campo, per integrare e rendere efficienti i sistemi gestionali in modo che possiate dedicare il vostro tempo ad attività importanti quali la vendita e la finanza.

Quando ho pensato di sviluppare il mio sistema ho immaginato non solo alla integrazione ed allo snellimento dei sistemi, ma anche ad inserire nei processi che la norma ISO 9001 descrive, una serie di requisiti e attività che possono veramente cambiare l’organizzazione ed i risultati dell’azienda.

Chi accede oggi al mondo MyMax dispone di:

  • software on line per eliminare la carta ed integrare i sistemi
  • centinaia di articoli e consigli gratuiti per migliorare e rendere potente il sistema integrato, direttamente dal bunker di MyMax
  • decine di articoli e consigli su come vendere di più sfruttando ciò che già dovreste fare per un sistema qualità

La cosa bella di MyMax è che non richiede che l’azienda sia certificata ISO 9001 per dare risultati: qualunque PMI può sfruttare gli strumenti potenti per semplificare le mille complicazioni della vita quotidiana (scadenze, documenti, sicurezza…).

Ma veniamo alla storia che ti ho promesso che ti avrei raccontato.

Siamo nell’Italia di Nord/Ovest, in una delle innumerevoli aziende familiari che lavorano con macchine di precisione, ma che potrebbero fare gelati, caramelle, automobili o macchine per il caffè: una classica azienda produttiva, un gruppo familiare serio, con i problemi che ha una famiglia, ma uniti nel cercare di “fare il fatturato“.

Un giorno un cliente importante bussa alla porta e, una volta negli uffici, cerca con curiosità una cornice sul muro contenente un certificato ISO 9001, senza trovarlo.

Da quel giorno quel quadro è entrato nei sogni e negli incubi dell’azienda: tutta l’esperienza, tutta la fatica fatta fino a quel giorno non serviva più a niente, ora serviva il pezzo di carta.

Cosa c’è di meglio che rivolgersi agli amici per chiedere consigli su come costruire un sistema qualità?

Dopotutto ti hanno riferito che è solo una montagna di carta e che devi scrivere anche cosa hai mangiato a Natale, in quanto tempo lo hai digerito e quando lo hai restituito alla natura. Inizia una vorticosa attività di copia e incolla di cartacce che ti danno gli amici e, qui incominciano i dolori di pancia.

Niente paura, in una azienda familiare c’è sempre chi sa usare l’Excell e lo usi come il Malox: o almeno credi.

Passa qualche mese e la carta che gira in azienda è a livelli di raccolta differenziata e la sensazione non è gradevole, anche perché gli amici avevano sentenziato che comunque un consulente “approfittatore e venditore di fumo” lo avresti dovuto chiamare anche tu.

Con la rabbia di chi ha mangiato un KG di carta e non lo digerisce, con nelle orecchie ancora le parole di sconforto degli amici e con la sensazione di essere in una situazione estorsiva inizia la ricerca del consulente.

Malgrado l’impellenza di dare risposte al cliente, l’azienda scopre che c’è una persona che parla di sistema qualità in modo diverso, che mette a disposizione gratuitamente delle aziende tutti gli strumenti necessari per fare quello che loro avevano fatto, da autodidatti, con molto tempo e carta sprecata, che sostiene che fare un sistema qualità non significhi affatto fare cose diverse da quelle che già fai, anzi, ce l’hai già e che in anni di lavoro sul campo, spesso non ricoperto solo di erba, ha ideato un metodo che li porterebbe velocemente a creare un sistema virtuoso, certificabile e vendibile.

La parola “vendibile” ti incuriosisce, ci mancherebbe, chiedi spiegazioni e ti senti rispondere che, dopotutto, il certificato lo stai cercando per vendere (per avere quel cliente).

Il sistema qualità invece serve per organizzarti meglio e, anche togliendo la parola qualità, quello che serve è un sistema che, oltre al controllo dei processi, sia ritenuto un vero plus dai clienti.

L’azienda decide di lavorare con questo metodo (“…tanto ha detto belle parole, ma quando la persona sarà qui vedrai che dovrò fare ancora più carta di quella di oggi ed io…. NON HO TEMPO”) e al primo incontro si sente chiedere:

  • l’elenco del personale
  • l’elenco delle mansioni/attività svolte
  • l’elenco delle prescrizioni derivanti dall’analisi dei rischi che, obbligatoriamente, hanno svolto con un consulente della sicurezza
  • l’elenco dei corsi fatti per la sicurezza

Sconcerto (che cosa serve parlare anche di sicurezza?); recuperati i documenti richiesti, ti registri gratis nel sistema MyMax come consigliato dalla persona che ti assiste e, in pochi minuti inserisci i nomi di tutto il personale.

Intanto che i dati finiscono nella nuvola (ma come, i miei dati sul cloud?), i vari strumenti indicatori di MyMax si animano, da soli, senza fare niente!

Magia!

Nella tua azienda hai il 20% di donne, lavorano il 4% di extracomunitari, il 3% sono minorenni… ma chi li ha creati questi grafici e questi strumenti?

Come ha fatto MyMax a conoscere queste informazioni?

Dopotutto noi abbiamo inserito solo i dati anagrafici del personale?

Sarà solo un colpo fortunato, proseguiamo: la persona dice di inserire in MyMax tutte le mansioni descritte per la sicurezza nell’analisi dei rischi e di indicare i requisiti previsti per svolgere le attività.

Una sola accortezza: oltre ai requisiti sicurezza, inseriamo anche quelli relativi alla qualità dopo averci riflettuto un poco! Per fare il tornitore devi usare i guanti, usare gli occhiali, aver fatto il corso obbligatorio di 16 ore (tutto scritto nel DVR) e conoscere come leggere i disegni tecnici, la procedura XYZ ed aver fatto un corso di 8 ore sulla ISO 9001 (questo lo decide l’azienda per la qualità).

Dopo 30 minuti il lavoro è finito ed abbiamo già inserito, per ogni nominativo, le mansioni svolte: incredibilmente con un click, senza nemmeno aprire un foglio di Excell, compare la matrice Personale/Mansioni: un miracolo incomprensibile!

Le voci cominciano a girare in paese!

Ma come fa questa persona esterna a fare tutte queste cose così velocemente?

Si prosegue: hai scritto che per fare il tornitore serve un corso obbligatorio sulla sicurezza e un corso interno sulla qualità.

Come fai ad essere sicuro che lo hai fatto e che se, ricorrerà in futuro, non lo dimenticherai?

Altri 5 minuti ed ecco registrata la formazione fatta in passato e pianificata quella futura: l’elenco del personale si anima di colori che, dal rosso, passano al verde, per esempio nella colonna Corso Sicurezza.

Siamo a 3 miracoli, ci dev’essere veramente qualcosa di sovrannaturale, anche perché la persona esterna del METODO MYMAX è qui da neanche 2 ore!

Ci sarà la CIA o l’FBI dietro il software che il METODO MYMAX prevede: sicuramente c’è il GRANDE FRATELLO.

Sono passate 3 ore e anche l’azienda ha capito cosa ha fatto in questo breve tempo:

  • i requisiti ISO 9001 riguardanti il personale e la formazione sono stati soddisfatti senza nemmeno un post it o un file di Excell
  • gli obblighi di legge relativi alla sicurezza sono stati messi sotto controllo (scadenze, corsi, ecc…) e contemporaneamente sfruttati per creare il sistema qualità
  • grazie al “riciclaggio” di lavori già svolti abbiamo fatto un passo in avanti verso la certificazione di qualità ed enormemente diminuito i rischi di non rispetto delle leggi di sicurezza

Per oggi, dice la persona che ormai agli occhi dell’azienda è diventato un guru, basta così, ma domani, con lo stesso metodo, parliamo di manutenzione attrezzature…

Sveglia, non è magia, è una della tantissime cose importanti che puoi fare utilizzando il METODO MYMAX, metodo creato sul campo osservando tutti questi aspetti della vita aziendale.

Fai vedere ai clienti i risultati, anticipali nelle richieste e venderai i tuoi sistemi.

Che tu sia un imprenditore o un consulente ti invito a trovare un motivo per non condividere ciò che ti ho scritto: in entrambi i casi gli strumenti informatici del METODO MYMAX li puoi usare tutti gratuitamente e se ti serve consulenza sai dove trovarmi: mm@mmax.it

Metti in pratica tutto quello che ti ho spiegato in questo articolo e, se ti serve una soluzione rapida e professionale per il tuo sistema integrato, guarda le nuove proposte di consulenza in azienda che ti ho riservato come lettore del mio blog.

Posso fare di più per te?

Buon lavoro.

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