Come “sfruttare” al 100% le competenze del Commercialista e non rimanere senza liquidità in azienda

Sembra ovvio, ma la tua azienda paga il Commercialista perché dovrebbe sapere più cose di te in ambito economico e finanziario. So bene che l’imprenditore spesso vede questa figura come “chi gli fa pagare meno tasse” o “chi lo segue per adempimenti obbligatori”.

Ma c’è qualcosa che il Commercialista fa e che tu dovresti sfruttare meglio: il bilancio di esercizio, che può diventare anche uno strumento di analisi strategico che ti eviti di rimanere senza liquidità.

Hai capito bene? La tua azienda spesso brucia cassa mentre tu pensi che vada tutto bene. Poi, quando ti chiama il Commercialista per dirti che qualcosa non va, o che la banca dice no, spesso è troppo tardi.

E’ ora di cambiare questa situazione, ed io ti dico come fare.

Quando vi consegnano il bilancio, spesso vi limitate a leggere quanto imposto dalla normativa, ma ora vi spiego come sfruttarlo meglio.

Come esaminare un bilancio

Per prima cosa ricordate che sarebbe finanziariamente intelligente saper leggere un bilancio ed i suoi numeri. Se non ne avete la capacità, datevi da fare a studiare questo argomento perché delegare a terzi può equivalere ad un suicidio.

Sapendo leggere un bilancio, quando esaminiamo uno Stato Patrimoniale italiano, redatto secondo gli schemi di presentazione del codice civile, ci troviamo di fronte a un limite operativo. Quel bilancio, così depositato, non è adatto alle analisi di tipo finanziario (e le banche non ne sono contente).

Occorre riscriverlo, facendo le opportune correzioni e rettifiche, e qui il Commercialista (esperto in Finanza d’Impresa) dovrà darsi da fare per presentarvi una situazione corretta (non tutti i Commercialisti vanno bene, accertati di averne uno che mastica la materia finanziaria).

Sia l’attivo, sia il passivo del bilancio, vanno riscritti in un linguaggio diverso, atto a mostrare diversi intermedi risultati. E questo è solo l’inizio, e serve a preparare gli schemi del bilancio ad altri schemi, quelli che si usano nella lettura finanziaria del bilancio. Tuttavia, partendo dalle basi, si deve riscrivere l’attivo del bilancio al fino di predisporlo in modo preliminare, per poi operare su più evolute analisi.

Analogamente, come si è fatto per l’attivo, occorre riscrivere anche il passivo, in modo da preparare i conti del bilancio a successive modifiche e rielaborazioni, atte a discutere del bilancio in chiave finanziaria. Alla banca interessa capire – ma anche a qualsiasi altro portatore di capitale – quali siano gli assets e quali le fonti di capitale, cioè dal lato dell’attivo quali i beni, e dal lato passivo quali siano i diritti vantati su quei beni.

Fai in modo che il tuo Commercialista ti dia un bilancio siffatto e comincia a studiarlo come farà una banca.

Ma non basta perché nel mondo finanziario, servirà una altra riclassificazione più evoluta, atta a far emergere, con un modello detto “a quattro quadranti”, le sole poste onerose, dal lato del passivo, e grandezze di sintesi, dal lato dell’attivo.

Tuttavia, prima di procedere con le analisi finanziarie, occorre partire da un bilancio riscritto spaccando le varie poste, in funzione della loro reale natura economica: non devi farlo tu, ma pretendilo dal tuo Commercialista se vuoi gestire correttamente la finanza della tua azienda.

Tutto questo lavoro preliminare consente di cogliere elementi molto importanti. Si pensi, ad esempio, alla mera lettura del conto economico, derivante dai fogli del codice civile. Credi sia facile leggere i bilanci di 4 esercizi consecutivi e di trarre delle informazioni di sintesi sulla gestione? Tale esercizio sarà molto difficoltoso, partendo dalla lettura dei bilanci depositati, per non dire impossibile se si cerchi di ottenere delle grandezze di valore finanziario – come ad esempio EBITDA ed EBIT, o OBT – semplicemente perché tali valori non sono così chiaramente delineati nel bilancio italiano.

Chiedi invece al Commercialista di disporre di uno strumento di riclassificazione evoluto, e ti sarà possibile discutere rapidamente ed efficacemente di valori di sintesi.

Ne vale della vita della tua azienda.

Analogamente, sarà possibile fare lo stesso ragionamento anche sullo stato del patrimonio. Si pensi a voler discutere la situazione patrimoniale di una azienda nella successione di 4 consecutivi esercizi. Leggendo i bilanci originari, tale esercizio risulta molto difficoltoso e dispersivo. Si pensi invece di avere a disposizione uno schema di sintesi, che consenta immediata analisi, utile ai fini delle scelte aziendali, da usarsi sia in riunioni interne alla direzione, sia in riunioni con soggetti esterni, quali ad esempio potenziali finanziatori.

In conclusione

Abbiamo visto in questo articolo come sia possibile usare la consegna del bilancio di esercizio come un momento topico dell’anno nel quale svolgere attività di analisi strategiche della propria azienda. Il mio consiglio è quello di dotare la vostra azienda di un Commercialista dotato di competenze finanziarie specialistiche e di modelli in grado di fornire consulenza evoluta all’imprenditore, partendo dalle semplici basi rappresentate in questo articolo.

Se il tuo Commercialista non è in grado di fornirvi tutto ciò, scrivimi all’indirizzo

bolla@winthebank.com

e ti fornirò io i nomi dei migliori specialisti italiani certificati in materia finanziaria, in grado di metterti in condizione di leggere i bilanci in modo professionale e definire con te le migliori strategie per evitare di trovarti senza liquidità ( e poi chiudere l’azienda e, magari, perdere capannone e casa).

Scrivimi, che non ti costa niente.

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