Misurare l’efficienza e la produttività dei dipendenti: come farlo e come sfruttare i risultati

Un articolo di Massimo Bolla

Era il 1 ottobre 1984 ed io entravo per la prima volta nella mia vita in una linea di montaggio di una azienda italiana che faceva interruttori di media tensione. La sorte mi volle a fine linea, al montaggio finale, e venne un addetto dei Tempi e Metodi che mi fece vedere come montare questo complesso interruttore a vela: nessun documento, nessun appunto, solo la memoria di un giovane di 19 anni appena compiuti. Essendo a fine linea, quotidianamente ricevevo la visita dell’addetto al Controllo Qualità che verificava che i miei montaggi fossero conformi. Compilava un modulo e, se tutto andava bene, finiva lì.

Tra gli addetti al montaggio c’era poca solidarietà e, soprattutto, c’era molta attenzione che nessuno producesse più articoli di quelli previsti dai larghissimi tempi indicati a ciclo di produzione. Si lavorava a cottimo e raggiunto il massimo rendimento, potevi (dovevi) tranquillamente non fare più niente, altrimenti il Tempi e Metodi avrebbe tagliato i tempi e tutti avrebbero dovuto correre di più. E lì finivi male (erano altri tempi!).

Col senno del poi devo ammettere che era una idiozia, una di quelle che hanno portato l’Italia molto in basso. Gestire bene le risorse umane è fondamentale per ogni azienda che vuole crescere e prosperare. Tieni presente che all’epoca si buttava via oltre il 50% del tempo di produzione in queste scemenze. Io avrei dovuto montare un giorno 3 ed un giorno 4 interruttori, ma sia io che gli altri eravamo in grado di farne più di 10. Una storia di commesse avviate senza averle ufficialmente aperte…

Io non conoscevo nulla di economia, di contabilità industriale, di finanza, ma appena ne ho compreso l’importanza ho tanto studiato per arrivare a saper gestire una azienda anche con i numeri. Così oggi posso dirti che due indicatori chiave per misurare l’efficienza e la produttività dei dipendenti, che non puoi non avere in azienda, sono il fatturato per dipendente e il valore aggiunto per dipendente.

Grazie alla norma ISO 9001:2015, le aziende possono creare questi indicatori anche per dimostrare di avere adeguati assetti organizzativi e gestionali.

 

Misurazione delle prestazioni con la ISO 9001:2015

ISO 9001:2015 ci insegna che le persone sono al centro del successo aziendale. Ecco come possiamo misurare la loro efficacia:

Fatturato per dipendente

  • Cos’è: Misura quanto fatturato genera ogni dipendente.
  • Come si calcola: Fatturato Totale / Numero di Dipendenti.
  • Dati necessari: Dati contabili e del personale.

Valore aggiunto per dipendente

  • Cos’è: Valuta il contributo netto di ogni dipendente, considerando i costi operativi.
  • Come si calcola: (Fatturato Totale – Costi Operativi) / Numero di Dipendenti.
  • Dati necessari: Bilanci aziendali e analisi dei costi.

Raccolta e analisi dei dati

Per raccogliere questi dati senza complicare troppo le cose, possiamo usare ciò che abbiamo già:

  1. Utilizzo di sistemi esistenti
    • Software contabili ed ERP: Estrarre dati dai sistemi che già usiamo per la contabilità e la gestione delle risorse.
    • Gestione del personale: Usare i database delle risorse umane per ottenere informazioni aggiornate.
  2. Automazione e integrazione
    • Automazione: Usare strumenti di automazione, come fogli di calcolo avanzati o software di Business Intelligence, per raccogliere e analizzare i dati.
    • Integrazione: Assicurarsi che i diversi sistemi informativi parlino tra loro per facilitare la condivisione dei dati.
  3. Revisione e miglioramento continuo
    • Riesame della direzione: Integrare questi indicatori nei riesami periodici della direzione, come richiesto dalla ISO 9001:2015.
    • Feedback dai dipendenti: Coinvolgere i dipendenti nel processo, raccogliendo feedback e utilizzandolo per migliorare continuamente.

 

Sfruttare il sistema qualità per soddisfare requisiti di legge

Chi si occupa di qualità, o gli imprenditori stessi, sanno benissimo dell’importanza del tenersi aggiornato sulle normative cogenti che in Italia nascono come funghi.

I valutatori ISO 9001 verificano sempre la capacità dell’azienda di assolvere ai vari obblighi ed esiste un processo apposito per la gestione delle informazioni documentate che dovrebbe essere in grado di gestire le fonti esterne.

Io ho avviato da tempo una stretta collaborazione con l’Associazione Normalis che si occupa di informare le aziende delle varie novità normative ed è inoltre in grado di mettere in contatto l’imprenditore con esperti di settore che possono eventualmente fornire le consulenza per applicare i vari requisiti.

E’ il caso dell’articolo 2086 del codice civile che al comma due recita:

“L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche
in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti
dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”.

Questo “assetto organizzativo” altro non è che un sistema con indicatori quantitativi che possono derivare dal bilancio (che un imprenditore dovrebbe imparare a leggere) ed altri qualitativi che, come hai visto in questo articolo, puoi recuperare dal sistema qualità senza fatica.

Ora hai compreso perfettamente il perché di questo articolo e potrai con la consulenza mia e dei miei partner ottenere grandi risultati per la tua azienda ed assolvere ogni requisito di legge.

 

Conclusione

Misurare l’efficienza e la produttività dei dipendenti è essenziale per dimostrare che l’azienda è ben organizzata e gestita. La ISO 9001:2015 ci fornisce una struttura semplice per farlo, usando gli strumenti e i dati che già abbiamo. Con questi indicatori, possiamo dimostrare di avere adeguati assetti e puntare sempre al miglioramento continuo.

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